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il convento di orani
la posizione del convento
 

Il Santuario di Nostra Signora di Gonare sorge sull'omonimo monte che si eleva per 1100 metri circa sul livello del mare tra i territori di Orani e di Sarule, tra la piana di Ottana sul medio corso del fiume Tirso e la catena del Gennargentu, tra Nuoro e San Basilio di Ollolai.

Il Santuario è raggiungibile a piedi partendo dall'abitato di Orani dalla zona di "Su Cantaru" e salendo su per la vecchia e ripidissima strada che passa a "Sos Malavidos" e a "Illudini" fino a raggiungere l'ampio piazzale de "Sa Corte" dove sorgono le antiche "Cumbessias". Il piazzale si trova a quota 973 metri sul livello del mare e da qui si snoda, scavato nella roccia, il ripido sentiero che porta fino al Santuario da dove nelle giornate più limpide si può effettivamente scorgere il mare Tirreno e il mare di Sardegna e un notevole numero di paesi della provincia di Nuoro e di Sassari.

Per chi vuole invece raggiungere il Santuario, o per meglio dire il piazzale di "Sa Corte", in macchina si possono prendere due strade, una che parte da Orani e l'altra che parte da Sarule, che si incontrano a poche centinaia di metri dal piazzale. Per chi parte da Sarule è necessario prendere dalla periferia del paese la strada che fiancheggiando il cimitero porta verso "Santu Bernardinu" e poi su fino a "Su Palu 'e Gonare", vicino alle cave di marmo ormai abbandonate. Chi invece parte da Orani arriva al Santuario percorrendo il primo pezzo della strada consorziale per Mamoiada, che si diparte dalla SS 128 in località "Istolo" al culmine della salita da Oniferi. La strada sale dolcemente passando per "Usurthula" e poi ancora a "Sa Janna 'e Otheu" fino ad arrivare a "Urture" dove incontra la comunale che, continuando a salire sempre più ripida, porta fino al monte.

la storia del convento
 

La nascita del Convento dei Frati Minori Osservanti di Orani (1610) si innesta nel vasto progetto di Riforma Cattolica iniziato con il Concilio Di Trento (1545-1563) e propugnato dai sovrani cattolici d'Europa con in prima linea la monarchia spagnola cui la Sardegna apparteneva. Appoggiate dai re di Spagna e dalle case Generalizie dei due maggiori ordini religiosi del momento, i Francescani e i Gesuiti, le più potenti archidiocesi e diocesi sarde, intrapresero un vigoroso programma di insediamento di questi ordini nei centri più importanti dell'Isola. Per la prima volta fu toccata la zona interna della Sardegna, il Nuorese, che nell'amministrazione religiosa era diviso in varie diocesi. L'archidiocesi di Cagliari fondò il Convento dei Cappuccini a Bitti e il Collegio dei Gesuiti a Oliena. L'archidiocesi di Oristano il Convento dei Frati Minori Osservanti a Fonni e infine la diocesi di Alghero la Casa dei Gesuiti, il Convento dei Minori Osservanti a Nuoro e il Convento dei Frati Minori Osservanti a Orani, sede dell'omonimo marchesato. Giova ricordare che i Frati Minori di Orani facevano parte dell'Ordine dei Francescani e più precisamente di quella corrente riformista chiamata appunto L'Osservanza.

La fondazione della famiglia francescana a Orani ha una data certa, il 6 gennaio 1610, durante l'episcopato di Mons. Cannavera ed anche la prima non stabile residenza è certa, si tratta infatti della casa e della chiesa di San Sisto. L'inizio della costruzione del nuovo convento è del 1612 e questo fu reso possibile grazie alle numerose donazioni della comunità oranese e di alcune sue facoltose famiglie che offrirono il terreno dove costruire l'edificio.

L'attività della comunità francescana è andata avanti, perfettamente integrata con la comunità oranese, per circa 250 anni durante i quali ha svolto la sua funzione spirituale e sacramentale. I redditi del convento erano costituiti essenzialmente da lasciti testamentari con rendite continuative negli anni, dalle entrate relative alla predicazione quaresimale e da rendite in natura provenienti dai pur non estesi possedimenti terrieri. Le entrate annuali erano comunque più che sufficienti per garantire un sostanziale benessere alla comunità francescana che nel corso degli anni ha provveduto, grazie a queste rendite, a migliorare la struttura della chiesa di San Giovanni Battista, annessa al Convento, arricchendola di un bel coro, di un pregevole organo e di un pulpito ligneo finemente lavorato.

La soppressione del convento di Orani, avvenuta nel 1866, si colloca in quell'insieme di provvedimenti dovuti in massima parte alla legge sulla soppressione degli enti Ecclesiastici, presentata da Urbano Rattazzi nel Novembre del 1854 e approvata dal Senato il 29 Maggio 1855. Il subentro dello Stato in quello che era oramai l'ex-convento fu comunque graduale visto che già a partire dal 1860, una parte del convento era adibita a carcere per detenuti mentre in seguito, dopo la soppressione, un'altra parte dello stabile ospiterà quello che ancora oggi è il Municipio di Orani. Nei locali dell'ex-convento trovarono sistemazione per un lungo periodo anche la pretura e le scuole. Alla comunità parrocchiale rimane solo la concessione di poter ufficiare nella chiesa di San Giovanni Battista (chiesa parrocchiale di Orani dal 1870 al 1930) anch'essa diventata di proprietà del comune.Gli ultimi francescani continuarono a risiedere , con il permesso delle autorità locali, in qualche stanza adiacente all'ex-convento o ad occupare fino alla morte la propia cella.

le feste
 

Le feste che vengono celebrate sul monte di Gonare sono tre: il 25 Marzo, l'ultima domenica di Maggio e l'8 Settembre.

La ricorrenza del 25 Marzo, legata nella liturgia cattolica all'Annunciazione, attualmente è occasione di una festa senza programmi ufficiali, caratterizzata dalla distribuzione di "Su pane e vintichimbe" offerto per voto da famiglie che si sobbarcano l'onere della preparazione di un pane caratteristico che viene dato in omaggio a tutti i pellegrini non appena arrivano a "Sa Corte" dopo aver assistito alla Santa Messa.

La ricorrenza della Incoronazione, a Maggio, è soprattutto una festa religiosa. Durante la giornata vengono celebrate nel Santuario diverse funzioni religiose che raggiungono il loro apice con la celebrazione della Santa Messa officiata nella tarda mattinata dal Vescovo di Nuoro. Questa festa richiama devoti da tutta la Sardegna e cade in un periodo di grande rigoglio del bosco.

La "festa grande" è invece quella dell'8 Settembre ed è gestita ad anni alterni dai comitati di Orani e di Sarule, con la messa officiata ad anni alterni dai parroci dei due paesi. La festa è preceduta dalla novena alla quale continua a partecipare un gran numero di persone che raggiungono il Santuario a piedi, percorrendo antichi sentieri . La festa non si limita alla sola giornata dell'8 Settembre ma ci sono numerose manifestazioni collaterali anche nei giorni precedenti. Nel passato, anche recente, particolare rilievo occupava nella stessa data il Palio (su Palu), una corsa di cavalli che si svolgeva nella piana sottostante il Santuario, in agro di Sarule. La festa di Gonare è stata descritta splendidamente dalla scrittrice Grazia Deledda, premio Nobel 1926, nel romanzo "Le vie del male".

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L'Altare della Madonna di Lourdes
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L'Altare Maggiore
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L'Altare di San Francesco
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L'Altare di San Giovanni Baylon
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I corridoi delle ex-celle
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L'ingresso del pṛnao
L'ingresso del prònao
Pulpito ligneo
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Il Campanile
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Il Convento Ieri
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Il Convento Oggi
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